La Top 5 di Sandy Muller

5 domande, proposte ad artisti o addetti ai lavori. 5 suggerimenti che ci portano a scoprire le location preferite da giornalisti o artisti del panorama internazionale. UNA TOP FIVE per passare il tempo a suon di musica

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E’ con vero piacere che introduciamo la Top 5 della bravissima Sandy Muller,  cantante italo-brasiliana, che vi accompagnerà  in un viaggio tra Roma e Rio de Janeiro. Ci lascia questi preziosi consigli a pochi mesi dall’uscita del suo nuovo album “Noel” progetto corale a cui hanno partecipato tre giganti della musica mondiale come Bill FrisellRyuichi Sakamoto e Vinicius Cantuaria (che ha curato anche la produzione artistica).  Registrato tra Udine e New York, “Noel” è un album dedicato al grande compositore brasiliano Noel Rosa, vissuto a Rio de Janeiro negli anni ’30 e punto di riferimento per grandi autori come Tom Jobim o Chico Buarque.

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“Eravamo in studio a New York per missare alcuni brani – racconta Sandy. Quando Vinicius ci ha detto che voleva coinvolgere Frisell e Sakamoto sono rimasta senza parole, onorata al solo pensiero. Entrambi hanno ascoltato i brani e apprezzato subito il progetto su Noel. Il coinvolgimento di Cantuaria non è stato un caso. Ho voluto lui perché nonostante viva a New York da diversi anni, è ancora un artista fortemente brasiliano che sa rileggere senza nostalgia l’essenza della musica brasiliana vestendola di una luce diversa”

Una Top5  che rispecchia la sua musica, intensa e raffinata. La sua voglia di eludere i confini, che separano l’Italia dal Brasile.  Una bella scoperta Sandy.

Il miglior Festival e il miglior Live Club?

Inizio col rispondere alla prima domanda: festival di Montreux! E’ un festival consolidato e non solo jazz. Buona musica, artisti di grande qualità.

Come Club lo storico Modern Sound a Rio de Janeiro (Rua Barata Ribeiro 502), che purtroppo ha chiuso da poco. Era un negozio di dischi enorme in cui hanno suonato tutti i più grandi della musica brasiliana. Un locale incredibile immerso in una metropoli tropicale.

Un negozio di dischi imperdibile?

San Lorenzo, foto di Annovi

San Lorenzo, foto di Annovi

Un negozio a Roma storico: Disfunzioni Musicali (Via Degli Etruschi 4 ). Purtroppo non esiste più (segno indistinguibile del tempo che cambia) ma ha segnato una generazione e più di appassionati di musica. Rarità, dischi usati, novità introvabili. Era tutto a portata d’udito, potevi parlare liberamente di musica. Raggiunse una tale popolarità che si dice che i commessi fossero quasi più famosi degli artisti che vendevano.

 Music & food: dove ci inviteresti a cena?

Il locale di Bologna

Il locale di Bologna

A Bologna ho suonato al Bravo Caffè (Via Mascarella, 1) un club dove è molto piacevole suonare e dove il cibo di ottima qualità.

Il tour dei sogni: luoghi e tappe da ripercorrere?

La mia metà brasiliana mi spinge a dire che i viaggi in Brasile sono bellissimi. Ho fatto un tour che comprendeva varie città del Brasile, Curitiba, Florianopolis, Porto Alegre, São Paulo, la mia Rio, ed ho avuto maniera di conoscere anche Canoa Quebrada nel nord-est un posto davvero incredibile. La mia altra metà italiana mi spinge tuttavia a pensare anche a quei luoghi fantastici, magari piccoli e sconosciuti e ricchi di un patrimonio straordinario di cui l’Italia è piena.

 

La colonna sonora ideale per il tuo viaggio?

Arto Lindsay “Mundo Civilizado”. Arto è un artista di New York, molti lo ricordano per gli Ambitious Lovers, ma ha vissuto gran parte della sua infanzia e della sua giovinezza in Brasile. Mi piace pensare che un artista così fortemente newyorkese possa essere anche così fortemente brasiliano. Io che sono italo-brasiliana vivo questa dualismo quotidianamente. Il viaggio arricchisce non solo quello che vediamo ma anche quello che siamo.

 

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Author: Gloria Annovi

Giornalista pubblicista. Adoro cucinare ascoltando John Coltrane, colleziono cappelli e ho un debole per la decade degli anni Sessanta e Settanta, a cui mi ispiro nell’abbigliamento. Già speaker radiofonica, mi dedico alla musica e alla scrittura da diversi anni. La mia valigia? Grande e 'tappezzata' da adesivi rock

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