LUOGHI CARI A VINICIO CAPOSSELA, CHE SONO ENTRATI NELLE SUE CANZONI

Quando leggo sui social, che questa maledetta Pandemia ci è servita per riscoprire il territorio in cui siamo nati e cresciuti, oltre le bellezze del nostro Bel Paese, penso sempre che non ho mai smesso di stupirmi, per gli abiti che cuce addosso alla bassa reggiana la nebbia di novembre. O per le sinuose forme del gigante “Cusna”, che dorme sull’Appennino e che dal mio posto segreto (in cima al Monte Vangelo) vedo riposare in qualsiasi stagione. Ogni fine anno ho una sorta di rito, salgo sulle prime colline della mia città natale, Scandiano, e benedico con gli occhi i miei luoghi del cuore. Sono gli stessi che per anni ha visto il compaesano Vinicio Capossela, che ancora oggi si rifugia nella località dove è cresciuto, Ca’ de’ Caroli (frazione di Scandiano). Vinicio è nato nel 1965 ad Hannover, in Germania, ma è cresciuto nella terra del Boiardo, in questo piccolo paese dove vivono i suoi genitori e dove lui ha ancora la residenza, nonostante viva a Milano da anni. Oggi ho messo il suo ultimo libro “Eclissica” (Feltrinelli, 2021) nello zaino e ho camminato per il Sentiero dello Spallanzani pensando ai luoghi che lego al cantautore Capossela. Ecco i miei pensieri in formato guida.

CA’DE’ CAROLI E LE EX CIMINIERE

Vinicio me

Eclissica

Come ho già avuto modo di dirvi (e come ha sottolineato spesso lo stesso Capossela), Vinico è cresciuto a Ca’ de’ Caroli, si tratta di una piccola frazione che ha poco di turistico, ma che conserva ancora con orgoglio la sua identità comunitaria.

Eclissica

l’ultimo libro di Vinicio

Nel XVI secolo nel borgo si insediarono importanti officine della calce, cemento e gesso, che risalgono al 1859 quando la Società Strade Ferrate Lombarde, che stava costruendo la linea Piacenza-Bologna, acquistò i terreni in cui si trovavano i calcari adatti alla preparazione della calce idraulica occorrente per i lavori e fece costruire i primi forni.

Ciminiera

Le exCiminiere di Cà de Caroli, Foto di Gloria

 

Dal 2005, dove un tempo sorgeva la vecchia Officina, troviamo il Circolo Ricreativo Culturale Le Ciminiere, che ha ricavato spazi interni (cucina, sala e servizi) ed esterni in cui condividere con gli associati e ospiti, momenti culturali e dibattiti, oltre a cene sulla vasta terrazza estiva che si affaccia sullo spazio dove in passato c’erano le tre ciminiere, di cui oggi restano solo i camini. Vinicio conosce benissimo i soci del Circolo, che in passato lo hanno chiamato anche a presentare i suoi libri durante la rassegna METTI UNA SERA A CENA ALLE CIMINIERE, che ogni luglio vede la partecipazione di importanti personaggi. Se passate di qui a luglio vi consiglio una cena a base di piatti tipici: sono ottimi e le serate culturali affrontano temi sempre attuali.

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Circolo Le Ciminiere

Via del Cemento, 25, Scandiano RE

 

IL MONTE DELLE TRE CROCI E LA PIETRA DI BISMANTOVA

J

Monte Evangelo, foto di Gloria

Se dal centro di Cà de Caroli salite la strada che porta verso Pianderna Agriwellness (Via Pianderna,9), un B&B rural-chic con piscina, ristorante e laghetto da pesca a disposizione dei clienti, troverete un buon punto di partenza (il mio preferito è però quello che parte da Monte Vangelo), per fare a piedi una parte del sentiero naturalistico dello Spallanzani. È un percorso di “bassa” e “media” montagna con altezza massima di 1.820 m, lungo circa 125 km, che parte da Scandiano e che porta sino a San Pellegrino in Alpe.

Monte Evangelo

Foto di Gloria

Le prime colline dell’Appennino Reggiano, che Vinicio vede dalle finestre di casa da quando è bambino, sono state rinominate dall’artista “le colline perdute”, una dorsale dove oggi si coltiva l’antico vitigno della Spergola e dove da bambini, praticamente tutti gli scandianesi, sono saliti a piedi o in motorino sino al panoramico punto del “Monte delle Tre Croci” ( o Monte Vangelo) per andare a caccia di stelle cadenti nella notte di San Lorenzo o per guardare la città dall’alto, abbracciati alla propria dolce metà. Salendo fino al Ristorante Circolo della Caccia, vedi tutta la dorsale appenninica aprirsi davanti ai tuoi occhi: il Monte Cimone, il Monte Cusna, il Ventasso e poi la misteriosa Pietra di Bismantavola, usata dallo stesso Vinicio come palcoscenico per il festival 2021 “Sponz all’osso-costola reggiana”.

Pietra Bismantova

SPonz all’osso costola reggiana, Pietra di Bismantova Foto di Gloria Annovi

Questi luoghi che conservano ancora un certo tipo di mistero e che sembrano lasciare ai loro piedi la civiltà, per proiettarti dentro alla natura incontaminata (un tempo almeno) hanno ispirato Vinicio nella stesura della sua “Stanco e Perduto” ,che cito qui testualmente: “…E le colline sembravan fantasmi neri.Su un fondo blu. E le strade più misteriose d’adesso Facevan largo Alla nostra euforia…”. Me lo immagino il giovane Vinicio, che scende dal Monte delle Tre Croci in auto, verso il centro di Scandiano, magari per andare a fare una puntata notturna alla discoteca Corallo.

Il Monte delle Tre Croci è stato anche punto di partenza per il tour di Alberi in Cammino di cui vi ho già parlato.

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Monte delle Tre Croci, Via Monte Evangelo, 6 Scandiano

Circolo della Caccia, Via Monte Babbio, 33 (a nemmeno 1km dalle Tre Croci)

MONDORADIO E LA DISCOTECA CORALLO

K Rock

Lele, Fausto Sassi di K-Rock ed io, durante la mia ultima diretta da K-Rock Radiostation

Cita questo storico locale da ballo anche nella sua canzoneSabato al Corallo“. Si tratta di una discoteca, ubicata proprio davanti alla Rocca dei Boiardo (monumento simbolo della città), un club dove si è sempre ascoltata buona musica. Tempio del pop e beat negli anni Sessanta e poi del Rock, quando nella società sono entrati i soci di Mondoradio (poi diventata K-Rock Radiostation), una emittente che trasmetteva rock a tutte le ore del giorno e della notte. Vinicio è sempre stato un ospite gradito, sia sulle frequenze radio che nel club, che negli anni Novanta (soprattutto) ha offerto al suo pubblico concerti memorabili di artisti internazionali. A volte gli stessi che si trasmettevano per radio. Ricordo un Dicembre in cui lavoravo al Corallino, lo spazio al primo piano del Club, dove nei primi anni Duemila era stata messa anche una postazione live della radio, Vinicio era la superstar della serata. Mi pare fosse il 2008 e Capossela avrebbe suonato poche ore dopo al piano di sotto. Io quella sera ero una delle cameriere factotum.

Già lavoravo alla radio e avrei voluto chiedergli tantissime cose sulla sua musica, ma invece finì a servigli porchetta e Lambrusco, stando ben attenta a non urtare il suo grosso cappello da cowboy che già portava sulla testa. Per Natale ci sono due posti dove è probabile incontrarlo quando è di passaggio per le cene di famiglia: al Red Mosquito, una  classica birreria vecchio stampo gestita e frequentata da amici di Vinicio, dove a volte l’ho trovato a tarda serata per un brindisi o una jam notturna (quando ancora nel locale si suonava prima del Covid) o in qualche trattoria poco turistica delprimo Appennino, dove si respira ancora l’atmosfera di un tempo. Per quanto riguarda il Corallo, sono anni che non propongono più musica live, ma nel cuore di molti di noi è rimasto un luogo mitico. Anche Luciano Ligabue ha scelto di fare alcune riprese esterne del suo “Made in Italy” davanti al club nel 2017.

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Discoteca Corallo, Via della Rocca, 4/E

Red Mosquito, Via Munari 7 Scandiano

IL CONCERTO AL FUORI ORARIO

Vinicio al Fuori Orario

Vinicio al Fuori Orario (foto ufficio stampa)

Una cosa è certa: Vinicio da anni tiene il suo concerto di Natale al Circolo ARCI Fuori Orario di Taneto di Gattatico, un locale aperto nel 1993 da un gruppo di amici che vedeva anche l’inseparabile amico e collaboratore di fiducia di Vinicio, Franco Bassi. Dal 2021 il circolo ha cambiato gestione, ma l’appuntamento di Vinicio è rimasto fisso nel calendario di dicembre, un doppio concerto (solitamente lo tiene il 25 e 26 dicembre) che segna l’arrico delle feste in questa fetta di terra che si trova a ad una trentina di km da Scandiano, nel comprensorio della Val D’Enza, ai confini con la provincia di Parma. Vinicio ha suonato per la prima volta sul palco del Fuori Orario più di 20 anni fa. Su quel palco si sono esibiti artisti di diversa estrazione musicale, da Marc Ribot (ospite di Vinicio), agli amici Modena City Ramblers, passando per Afterhours, Max Gazzè, Skiantos e Planet Funk… A poche decine di metri dal palco si trova ancora oggi un vagone del treno riconvertito in sedute per il bar, dove ci si può rilassare tra un dj set e l’altro. Un luogo dove si è sempre cercato di portare musica, dibattiti e cultura, attraverso anche la formula delle serate incontro.

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Circolo Fuori Orario

Via Don Minzoni, 96/B, 42043 Taneto RE

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Author: Gloria Annovi

Giornalista pubblicista. Adoro cucinare ascoltando John Coltrane, colleziono cappelli e ho un debole per la decade degli anni Sessanta e Settanta, a cui mi ispiro nell’abbigliamento. Già speaker radiofonica, mi dedico alla musica e alla scrittura da diversi anni. La mia valigia? Grande e 'tappezzata' da adesivi rock

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