Lungo le strade provinciali e secondarie delle terre reggiane , capita spesso, nel corso degli spostamenti da un paese all’altro, di imbattersi in ciò che resta degli edifici rurali storici della nostra regione, testimonianza di una antica civiltà contadina ormai tramontata.
Approfittate di una pausa lungo le vostre passeggiate primaverili, appoggiate la bicicletta per un po’ di riposo ed addentratevi (sempre attenti a dove mettete i piedi) ad osservare, immaginando come doveva essere la vita dei nostri vecchi, un centinaio o più anni fa, quando qui, nella bassa, per esempio, era tutta campagna e vigneti a perdita d’occhio: niente strade asfaltate, non un automobile, solo carri e cavalli, e una vita a stretto contatto con la natura.
Ci è capitato di visitare, a Fosdondo, la storica Villa Pirondini, antica magione padronale settecentesca che sorge su un antico podere nei pressi di Rio Saliceto, circondata dagli edifici storici (in parte già recuperati dall’edilizia locale) che un tempo erano annessi alla proprietà degli antichi proprietari terrieri. La stalla, il fienile, la cappella sono ancora lì, dopo secoli, avvolte dai viluppi delle piante rampicanti: chissà quante ne hanno viste di storie umane quelle mura: il lavoro nei campi, le famiglie che hanno qui vissuto, per decenni, le loro fatiche e gioie, tra le guerre e un mondo che, poco a poco, mutava.
Disabitata da oltre vent’anni, la villa è stata, in epoca moderna (1990 per la precisione) teatro dell’ultima evoluzione musicale di una delle più eclettiche e comunicative forme della cultura giovanile reggiana: “Epica, Etnica, Etica, Pathos” capolavoro dei CCCP che gettò il germe per la nascita, di lì a poco, dei CSI. Ferretti e Zamboni, qui si stabilirono, per tutto il periodo di tempo dedicato alla registrazioni, con la band al completo, Fatur (artista del popolo) e Annarella compresi.
Anche Luigi Ghirri, grande fotografo scandianese immortalò la villa in alcuni dei suoi scatti più belli ed evocativi. Ricordo nitidamente, quando il disco uscì nei negozi che la copertina mi colpì molto, da subito: il mixer, le apparecchiature da studio, gli strumenti accatastati nell’antica cappella affrescata, sita all’interno della villa, dove vennero allora effettuati i missaggi.
Quelle immagini le ho interiorizzate e “vissute” da subito e, come naturale per chi vive qui da sempre, continuo a viverle, con piacere, nelle sale prove, studi improvvisati e ritrovi delle festicciole estive, spesso ambientate nelle case disabitate della nostra campagna.
La nostra architettura rurale storica, resiste, presidiando da sempre le nostre terre, con la sua presenza confortante e famigliare. I CCCP ci hanno lasciato un capolavoro musicale e le preziose immagini di Ghirri, che ricordiamo con affetto a quasi vent’anni dalla scomparsa (Scandiano, 5 gennaio 1943 – Roncocesi, 14 febbraio 1992) ne sono una preziosa testimonianza
Se volete fare vostri queste immagini e ricordi ecco l’indirizzo!
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VILLA PIRONDINI
via Provinciale per San Lodovico
Rio Saliceto
N.B: Passata la Pizzeria infinito sulla destra, oggi avvolta da una fitta vegetazione verde. Un tempo qui però c’erano solo campi!