The New Basement Tapes Soundtracks: in viaggio per tutta America

NELL’iPOD: The New Basement Tapes

ITINERARIO: New York, Woodstock, Kansan City, Los Angeles, Florida e Nashville

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Oggi vorrei farvi viaggiare virtualmente con un album che a me piace moltissimo. Si tratta di The New Basement Tapes e arriva in casa mia su suggerimento di Marco, vorace ascoltatore di musica rock di matrice americana (ma non solo)

Le registrazioni di

Le registrazioni di The New Basement Tapes

Il disco è frutto di un progetto voluto dal produttore T-Bone Burnett (già chitarrista, autore e arrangiatore di successo) che ha deciso di rimetter mano ad uno dei dischi più famosi della carriera di Bob Dylan “Basement Tapes” registrato fuori New York nel 1967. I fanatici di Dylan conosceranno tutta la storia del suo ritiro dalle scene tra il 1965 e il 1966, presumibilmente a causa di un suo incidente in moto, per alcuni mai avvenuto. Si vociferava infatti che Dylan avesse voglia di scappare lontano dal resto del mondo a quel tempo… dopo i fatti di Newport del 1965, quando diede vita alla sua rivoluzione musicale in chiave elettrica

los Angeles

La Capitol Records di LA, foto di Gloria Annovi

Pensate che il cantautore aveva ben 138 bozze scritte per il progetto “Basement Tapes” ma ne scelse ‘solo’ 24 contenute in un doppio live e pubblicate nel 1975 da Columbia Records. Vennero tutte registrate nel 1967 in tre sessioni diverse: le prime a casa di Dylan, poi nella già citata Big Pink di Woodstock, dove andò ad abitare con alcuni membri  di The Band, per finire con le incisioni di Wittenberg Road.

Stefano davanti alla big Pink, foto di Cristina Santini

Stefano davanti alla big Pink, foto di Cristina Santini

Burnett solleticato dall’idea di creare un bel disco omaggio alla carriera di Dyla chiama all’ordine negli studi della Capitol Records di Los Angeles cinque musicisti: Elvis Costello, Marcus Mumford, Jim James, Rhiannon Giddens, Taylor Goldsmith e aggiunge il basso dell’attore Johnny Depp (per una session in Kansas City). Vederli registrare nel documentario di presentazione è impressionante! Già conoscevo le doti di Elvis Costello ma Mumford che si divide tra chitarra, voce, batteria è stato una piacevole sorpresa. Così come la bravissima Rhiannon Giddens, di cui sono in attesa del suo primo disco di inediti. Detto ciò il risultato si sviluppa in 20 brani travolgenti. Eccovi alcuni pezzi che io adoro in modo particolare e che mi fanno pensare ad un itinerario di viaggio che parte da New York per virare verso Florida, Missouri, Lousiana e California

Secondo me questi musicisti si sono divertiti tantissimo a registrare questo album e come dargli torto? Strumenti bellissimi tra le mani, il confort degli studi losangelini, la magica sinergia creata in studio. T-Bone che spia da dietro i vetri e bellissimi testi tra le meni da mettere in musica. Ora tocca a voi fare un bel viaggio!

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Author: Gloria Annovi

Giornalista pubblicista. Adoro cucinare ascoltando John Coltrane, colleziono cappelli e ho un debole per la decade degli anni Sessanta e Settanta, a cui mi ispiro nell’abbigliamento. Già speaker radiofonica, mi dedico alla musica e alla scrittura da diversi anni. La mia valigia? Grande e 'tappezzata' da adesivi rock

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