DOVE E’ SEPOLTO DEMETRIO STRATOS

SEI UN FAN DEL MAGNIFICO DEMETRIO STRATOS?

Allora saprai che ogni anno, a metà luglio circa, a Scipione Castello (PR), piccolo bogo arroccato sulle colline parmensi, si tiene un Memorial dedicato a Demetrio Stratos, sperimentatore vocale e fondatore degli Area. Nato ad Alessandria d’Egitto da genitori greci, Stratos ebbe modo di vivere i suoi ultimi anni proprio a Salsomaggiore Terme (PR) con la moglie Daniela Ronconi, che conobbe al Politecnico di Milano appena diciasettenne. Ed è proprio a Salso che è stato sepolto. In questo post ti svelo l’indirizzo della sua tomba.

DEMETRIO STRATOS VISSE IN PROVINCIA DI PARMA

Demetrio Stratos e la moglie Daniela

Demetrio Stratos e la moglie Daniela

Scipione si trova a nemmeno 5 minuti di auto da Salso e nel suo piccolo cimitero è sepolto l’artista, che morì appena 34enne a causa di una forma di anemia aplastica. Era il 13 giugno del 1979 e si era da poco trasferito a New York per essere curato al Memorial Hospital.

LA TOMBA DI DEMETRIO STRATOS SI TROVA A SCIPIONE CASTELLO

La tomba di Demetrio stratos, foto di Gloria Annovi

La tomba di Demetrio stratos, foto di Gloria Annovi

Solamente un anno prima era volato nella Grande Mela, invitato dall’eclettico John Cale, per tenere una serie di concerti al Roundabout Theatre di New York. Occasione che gli permise di conoscere anche Merce Cunningham e l’artista Andy Warhol. Cale conobbe il lavoro di Stratos per caso: fu un giornalista musicale a farglielo conoscere in occasione di un’intervista. Nel 1974 infatti Stratos aveva reinterpretando i Sixty-Two Mesostics Re di Merce Cunningham, poi inclusi in un disco prodotto dalla Cramps Records e l’ex Velvet fu impressionato dal modo in cui Demetrio era in grado di utilizzare la propria vocalità. Voi ve lo ricordate? Sembrava possedesse non una, ma ben due voci.  Mentre io mi perdo nelle mie frustrazioni lavorative Stratos aveva a 30 anni aveva già conquistato il mondo della critica e dello spettacolo, mentre “Gioia e Rivoluzione” dei suo Area continuava ad rappresentare un manifesto politico per un’intera generazione di giovani sinistroidi.

DEMETRIO STRATOS FONDATORE DEGLI AREA

Demetrio, dal libro fotografico di Roberto Masotti e Silvia Lelli

Demetrio, dal libro fotografico di Roberto Masotti e Silvia Lelli

Prima tastierista e vocalist dei Ribelli, poi fondatore degli Area, Stratos iniziò a dedicarsi alla sperimentazione vocale dopo la nascita della figlia Anastasia (1970) e in soli 7 anni arrivò ad approfondire anche il rapporto tra linguaggio e psiche, uno studio che prima di allora nessun musicista aveva mai intrapreso.

Quando aveva solo 20 anni Demetrio ne dimostrava già 30: un ‘ragazzone’ d’origini greche, che parlava perfettamente italiano con accento parmense e che a fine anni Settanta portava capelli lunghi color corvino sulle spalle. Silvia Lelli e Roberto Masotti lo hanno fotografato in più occasioni e credo che anche la foto-ricordo scelta dalla moglie Daniela sia stata scattata da Masotti, perchè è vestito esattamente come nello scatto che lo ritrae sul retro del vinile “Cantare la Voce” (1978, prodotto dalla Cramps): serafino bianca con bottoni e giacchino striminzito nero. Uno scatto che racchiude tutta l’essenza degli anni Settanta, periodo di grande creatività artistica per il nostro Stratos e di forte fermento politico-culturale.

ANCORA QUALCHE CURIOSITA’ SUL RAPPORTO TRA DEMETRIO E SALSOMAGGIORE TERME

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Non ho idea invece del perchè abbiano scelto di seppellirlo a Scipione, ma posso dirvi che trovare la sua lapide è semplicissimo. Si arriva in paese da due strade, quella che parte dal centro di Salsomaggiore Terme (famoso anche per il suo Beat Festival) e da quella che unisce Scipione a Salsominore. Ad ogni modo, che voi arriviate dal centro di Salso o da Fidenza la strada che porta verso il borgo è comunque poco trafficata e completamente immersa nella placida campagna emiliana.

COME ARRIVARE AL CIMITERO

Verso Scipione...

Verso Scipione…

Seguite le indicazioni per “Castello di Scipione” e poi quelle per il cimitero locale. Infine, una volta arrivati al bivio che porta al B&B “Nel Borgo” voltate a sinistra.

La strada che porta al cimitero

La strada che porta al cimitero

Non fatevi scoraggiare dalla strada che si restringe ulteriormente e dalla fitta vegetazione: siete quasi arrivati a destinazione, il cimitero si trova proprio alla fine di questa via chiusa. E’ una costruzione piccolissima e d’estate, oltre al silenzio, gli unici suoni percepibili sono un incessante cicalio e il canto di qualche uccello. Non sempre però il cancello è aperto, almeno a detta di chi ci ha preceduto.

IL CIMITERO E’ IMMERSO NEL VERDE

Entrata del cimitero, foto di Gloria

Entrata del cimitero, foto di Gloria

Una volta entrati guardate alla vostra destra, perchè la tomba del musicista si trova in quella direzione, a pochi passi, coperta da un roseto profumato. Non si notata immediatamente, proprio perchè nascosta dai fiori, almeno questo è quello che è successo a me. Ho percorso tutto il cimitero in tondo, faceva molto caldo e per un attimo ho pensato di aver sbagliato ad impostare il navigatore… Invece era proprio qui, dietro di me, e forse ci guardava dall’alto sorridendo della nostra smania di incontrarlo. Lo so, le anime dei defunti andrebbero lasciate riposare in pace, e forse questo è uno dei motivi che spinse la moglie di Demetrio a seppellirlo qui. Ma porgere una rosa sulla sua lapide era l’unico modo per dirgli ‘grazie’. Negli anni Settanta non ero ancora nata, ma so che la sua musica girava anche sul giradischi della mia mamma.

LA LAPIDE DI DEMETRIO STRATOS  E’ NASCOSTA DALLE ROSE PROFUMATE

Foto di Gloria Annovi

Foto di Gloria Annovi

In pochi sono a conoscenza di questo luogo, spesso chiuso, che impedisce i tipici imbratti e atti vandalici che ho già avuto modo di vedere in luoghi come Père Lachaise (Parigi). E seppur riposi in un piccolo cimitero di provincia, in un luogo apparentemente anonimo, questa riservatezza credo rispecchi anche ciò che era Demetrio, un genio della musica che voleva però scindere vita privata e carriera artistica.

Eccolo lì, ritatto in una piccola foto in bianco e nero. I capelli che gli scendono sulle spalle e il suo nome d’arte inciso sulla pietra. Sì, perchè il suo vero nome era Efstratious Demetriou, come ricorda anche la moglie in un noto documentario a lui dedicato. Nessua frase presa dalle sue canzoni appare sulla sua tomba, a celebrare la sua fortunata carriera, ma una scritta in greco che- come mi hanno scritto i suoi cari amici- riporta l’incipit dell’Odissea di Omero.

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Lapide di Demetrio Stratos

22 Aprile 1945- 13 Giugno 1979

Cimitero di Scipione Castello (PR)

 

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Author: Gloria Annovi

Giornalista pubblicista. Adoro cucinare ascoltando John Coltrane, colleziono cappelli e ho un debole per la decade degli anni Sessanta e Settanta, a cui mi ispiro nell’abbigliamento. Già speaker radiofonica, mi dedico alla musica e alla scrittura da diversi anni. La mia valigia? Grande e 'tappezzata' da adesivi rock

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