IL PRIMO PARCO ITALIANO INTITOLATO A JOHN LENNON

Quanti parchi ci sono in Italia intitolati a John Lennon?

Numerosi, sparsi tra Bologna, Brescia, Pordenone, Modena e il sud Italia. Ma il primo ad aver inaugurato in Italia è stato il Parco John Lennon di Castelnuovo Rangone, Modena.

Lo spazio verde è stato inaugurato l’8 dicembre (1985), una data che tutti i fans di Lennon ricordano con dolore, poichè, proprio l’8 dicembre del 1980, l’ex Beatles venne assassinato davanti al Dakota Building di New York per mano di Mark David Chapman.

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Foto di Gloria Annovi

Dal 1985 il parco modenese  è sede di numerosi eventi culturali: rassegne, dibattiti, concerti e cinema estivo. Qualche anno dopo la sua inaugurazione, nel 1998, al suo interno è stata posta una statua a grandezza naturale. Ma la prima installazione omaggio a John che si incontra raggiungendo il parco è una sagoma del musicista, posta all’entrata del parco, proprio davanti alle strisce pedonali. Collocazione che mi ha ricordato molto la copertina di “Abbey Road”, album iconico dei Beatles, dove John è immortalato con un completo giacca e pantaloni bianco, a piedi nudi, mentre attraversa la strada con il resto della formazione. Passeggiando vi renderete conto di quanti murales sono stati realizzati nel perimetro verde, a omaggiare la musica e la vita di John. C’è persino un’opera in sassi che ricorda quella posta a New York, nel parco di Central Park, rinominato Strawberry Fields Memorial.

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Foto di Gloria Annovi

Castelnuovo è un comune particolarmento attento alla scena musicale indipendente e a quella new-wave e sono diverse le occasioni per assistere a concerti o rassegne dedicate alla musica. Ho letto che l’8 dicembre ricorre ogni anno il Lennon Day (con le sue celebrazioni in musica) e che tra giugno e legno, sempre nel parco, si svolge una rassegna che unisce letteratura e musica “Note al Parco Lennon”.

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Foto di Gloria Annovi

Ho preso parte alla serata di presentazione del libro di Ferruccio Quercetti e Oderso Rubini “Bologna 1980. Il concerto dei Clash nell’anno che cambiò l’Italia” e mi sono godura lo spettacolo in pieno relax, rilassandoni prima con un drink fresco nel chiosco del parco. In questa rassegna òe presentazioni di libri vengono accompagnate da improvvisazioni live, proposte da musicisti locali e sono ad ingresso gratuito. Se siete con i vostri piccoli vi segnalo che a pochi passi dal Parco Lennon trovate il Parco Holden, un piccolo spazio verde arredato con tavoli, panchine di legno e con la riproduzione ad altezza d’uomo della copertina del romanzo “Il giovane Holden” di J.D. Salinger, cui il parco è intitolato. Si tratta di un parco di ritrovo e “di lettura” rivolto principalmente agli adolescenti e ai ragazzi.

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Foto di Gloria Annovi

A chi passa da Castelnuovo Rangone consiglio invece di testare un tipico piatto di gnocco/tigelle con salumi nostrani, che per noi emiliani è un must ad ogni stagione. In centro ci sono un paio di ristoranti, mentre davanti alla Chiesa di San Celestino, progettata da Cesare Costa, trovate una statua bronzea che raffigura un maialino, l’animale-simbolo dell’economia del paese (c’è anche il Museo della Salumeria). Castelnuovo può infatti essere una tappa di passaggio se state facendo un tour gastronomico locale o se avete intenzione di visitare alcuni borghi e castelli presenti nella zona dell’Appennino modenese, vedi Vignola, Castelvetro o il Parco Archeologico Terramara di Montale (consigliato anche alle famiglie), dove organizzano anche concerti estivi . Se passare dalla città tenete monitorato il sito del Comune che segnala sempre le rassegne musicali organizzate in collaborazione con la stessa Amministrazione.

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Parco Lennon

Via Enrico Fermi – Castelnuovo Rangone (Mo)

Eventi di musica e letteratura durante l’estate

Ingresso libero

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Author: Gloria Annovi

Giornalista pubblicista. Adoro cucinare ascoltando John Coltrane, colleziono cappelli e ho un debole per la decade degli anni Sessanta e Settanta, a cui mi ispiro nell’abbigliamento. Già speaker radiofonica, mi dedico alla musica e alla scrittura da diversi anni. La mia valigia? Grande e 'tappezzata' da adesivi rock

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