CON 3 VIDEOCLIP DI VASCO VI PARLO DI 3 LUOGHI TURISTICI

7 febbraio, 2022

Per festeggiare i 70 anni del Komandante ho pensato di inserire tra gli indirizzi legati alla vita e alla musica di Vasco Rossi, quelli dei luoghi che appaiono in alcui dei suoi videoclip più famosi. Spazi che hanno solleticato l’immaginazione dei registi a cui si è affidato Vasco, o forse luoghi cari allo stesso musicista,  scoperti proprio durante una vacanza o grazie al passaparola. Vi lascio qualche informazione utile nel caso passaste di lì…

 LA PUGLIA SELVAGGIA CHE PIACE A VASCO

Partiamo dall’ultimo videoclip pubblicato sul canale del Kom. Per vivere i luoghi in cui sono state girate le scene del videoclip di Siamo Qui dobbiamo scendere sino in Puglia, regione dove spesso sceglie di passare le sue ferie Vasco e che lo ha nominato cittadino onorario in pectore di Castellaneta, località turistica che ogni anno lo accoglie per le vacanze estive. Immortalate dalla cinepresa del regista Pepsy Romanoff sono invece le campagne della Murgia, che si riconoscono grazie ai frame che mostrano la zona dei 21 archi, un viadotto che attraversa la zona vicino a Spinazzola e che viene chiamato così per un ponte ferroviario di fine Ottocento a ventuno arcate, realizzato in pietra e immerso nel paesaggio delle Murge baresi. Ho letto che il video è stato girato a inizio settembre  2021 lungo la tratta Poggio Orsini – Spinazzola, sulla linea ferroviaria dismessa Gioia del Colle – Spinazzola, che, fino a Rocchetta Sant’Antonio, diventerà una rotta turistica della Fondazione FS Italiane grazie ai finanziamenti nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Per raggiungere il ponte dei 21 archi si deve imboccare la sp230 e poi la provinciale 7, e una volta arrivati si potrà ammirare tutto l’altopiano della Murgia. Non lontano da qui si trova anche “La cava di bauxite” di San Giovanni Rotondo, giacimento di terra rossa che appare in un altro clip del Blasco, Un Mondo Migliore, che mostra un Gargano selvaggio e roccioso, quello che va dalle cave sino al porto industriale di Manfredonia, passando per gli anfiteatri naturali delle cave di Franco Dell’Erba di Apricena, rinominata la capitale della pietra. Ad Apricena, ogni anno, si svolge anche un importante Festival Jazz (Suoni In Cava) che vede il palco principale montato nella suggestiva location della Cava Pizzicoli.

 

UNA VISITA AL TEATRO VALLI DI REGGIO EMILIA, LOCATION DEL VIDEO DI “UN SENSO”

“Fermi tutti!” – Mi dico mentre scorrono le immagini del videoclip Un Senso (da Buoni o Cattivi del 2004)- “Quello è il Teatro della mia città”

Proprio così, nel 2004 Vasco Rossi e la sua troupe scelgono il bellissimo Teatro Municipale Romolo Valli per le riprese del video promozionale. Protagonista è anche la modella e attrice Andrea Lehotská, che qui ricopre il ruolo di violinista dell’orchestra che accompagna il Kom sulle note della sua ballad. Considerato uno dei teatri più belli d’Italia, il Municipale venne eretto a metà Ottocento, su progetto dell’architetto modenese Cesare Costa, che immaginò il nostro teatro come una meravigliosa ricostruzione dei teatri d’opera italiani del tempo, con pianta a ferro di cavallo e cinque ordini di palchi. Per scoprire tutti i segreti legati alla sua architettura, storia e spettacoli io vi consiglio una visita guidata, costa 5 euro e dura circa 90 minuti.  Vi permetterà di visitare diversi spazi, compresa la stanza dell’Astrolampo, dove si manovra il magnifico lampadario a 72 lampadine in caso di necessità (come un cambio di lampadine), o lo spazio dove sono contenute le macchine usate in passato per simulare il suono della pioggia e dei tuoni (il carro del tuono) durante le serate di prosa. Affascinanate anche la sala dei pittori, che regala una vista su Piazza Martiri mozzafiato. Proprio al Valli, il 29 aprile del 1961, un giovane Luciano Pavarotti debuttava ne La bohème nel ruolo di Rodolfo, mentre nel dicembre del 1997 si teneva -sempre qui- il primo concerto di Luciano Ligabue in un teatro. Tanti gli artisti di diversa estrazione musicale che si sono esibiti sul palco del Valli- da Ryūichi Sakamoto a Brunori, passando per Zucchero, Laurie Anderson e David Sylvian. Il calendario è sempre ricco di appuntamenti di classica, opera e offre anche una rassegna di incontri domenicali (Finalmente Domenica), che si tengono nella Sala degli Specchi, con ospiti e dibattito finale. Il Teatro, che deve il suo nome all’attore Romolo Valli, organizza visite guidate anche durante la manifestazione di Fotografia Europea (maggio) e per le giornate del FAI. A questo punto non ci resta che invitare Vasco per un concerto sold out!

 

A BOLOGNA GIRA UNA CANZONE D’AMORE BUTATATA VIA

Vasco ama Bologna. Si è fatto fotografare per le vie del capoluogo emiliano anche il giorno del suo compleanno, uno scatto che è apparso per 24 ore nelle storie del suo profilo Instagram. Ormai sono anni che abita qui, anche se il suo rapporto con questa città inizia ai tempi delle scuole superiori, periodo nel quale Vasco sperimenta anche lezioni di teatro. Poi sono arrivate le serate all’ Osteria delle dame dove andava a sentire Guccini cantare e gli incontri con artisti e figure chiave per la sua carriera artistica. Bolognesi sono infatti anche gli amici Gaetano Curreri degli Stadio (collaboratore di lunga data el Kom) e Maurizio Biancani, storico fonico di Fonoprint, lo studio dove Vasco incise i primi album nel cuore di Bologna. Lo stesso in cui incisero anche Lucio Dalla, Zucchero e Francesco Guccini. In una Bologna deserta, illuminata dalla luce della luna, Vasco ha girato recentemente il videoclip del singolo Una Canzone d’amore buttata via (Siamo Qui, 2022) e ha voluto farlo in Piazza Maggiore, dove nel 1979 tenne il suo primo concerto organizzato da Bibi Ballandi. Proprio in Piazza Maggiore si trova anche la Sala Borsa, dove nell’estate del 2021 è stato inaugurato il Museo della Musica con un’esposizione permanente che attraverso fotografie, totem interattivi, pannelli didattici e postazioni d’ascolto ripercorre i luoghi, gli artisti, i momenti salienti della musica popolare in città dagli anni ’40 ad oggi. Ovviamente tra questi c’è anche un omaggio a Vasco, ma già che vi siete mossi per una gita bolognese io vi consiglio anche un tour alla Fonoprint, gli studi di registrazione che ospitano il Museo del suono e della canzone. La Sala della Musica nasce da un’idea di Paolo Fresu (musicista jazz che si è trasferito da anni in città), la realizzazione della mostra e dei pannelli interattivi è a cura di Diverserighestudio. Ultima curiosità, il centralissimo Roxy Bar non era frequentato da Vasco, che quando scrive Vita Spericolata pensava ad un luogo immaginario.

 

Share and Enjoy !

Shares

Author: Gloria Annovi

Giornalista pubblicista. Adoro cucinare ascoltando John Coltrane, colleziono cappelli e ho un debole per la decade degli anni Sessanta e Settanta, a cui mi ispiro nell’abbigliamento. Già speaker radiofonica, mi dedico alla musica e alla scrittura da diversi anni. La mia valigia? Grande e 'tappezzata' da adesivi rock

Share This Post On