Sun Records ecco dove nacque il Rock’n’Roll

Se cercate le radici del soul, del blues ma soprattutto del Rock’n’Roll dovrete volare sino a Memphis, città ‘black’ del Tennessee, per trovarle.

Ancora prima di essere ricordata per l’assassinio di Martin Luter King, avvenuto al Lorraine Motel il 4 aprile del 1968, questa città è famosa per altre due cose: la movida notturna di Beale Street e l’iconico stabile della SUN Records, roccaforte del rock’n’roll di fine anni Cinquanta.

L'insegna

L’insegna dello studio di registrazione, foto di Gloria Annovi

Si tratta di uno storico studio di registrazione aperto nel 1950, sotto il nome di Memphis Recording Service, dal produttore e fonico Sam Phillips. Da allora si trova sempre al 706 di Union Ave, una via appena fuori dal centro città e oggi è stato riconvertito in museo, nonostante abbia mantenuto aperto anche una piccola stanza adibita all’incisione (credo ancora su analogico). La SUN Records infatti, etichetta che inaugurò successivamente lo stesso Phillips è nota per aver prodotto il meglio del blues e del rock, di fine anni Cinquanta e primi anni Sessanta. Phillips, che aveva un passato da tecnico del suono e DJ, riconvertì un’ex officina in studio di registrazione e iniziò a registrarvi anche artisti blues che poi passeranno sotto l’etichetta  Chess Records. Quando intuì che i diritti d’autore gli avrebbero frutto di più che le riprese audio, decise di inaugurare appunto una sua etichetta.

La via dedicata a Sam Phillips

La via dedicata a Sam Phillips

E se la Via che sta all’angolo con Union Ave è stata chiamata ‘Sam Phillips Ave’ c’è un motivo: al proprietario della Sun va il merito di aver creduto per primo nel talento del giovane Elvis Presley e di averlo reso una star della musica, dando un nuovo nome a quel sound che sarà poi rinominato Rock’n’Roll. Senza dilungarci troppo sulla vera paternità di questo genere voglio citarvi alcuni degli artisti di punta della SUN: B.B Kinkg, Howlin’ Wolf (prima grande scoperta di Sam), Johnny Cash, Ike Turner e Jerry Lee Lewis. Anche se sono tutti artisti incredibili il vero pupillo di Sam era Elvis Presley, perchè fu grazie a lui che il destino dei SUN Studio e della SUN Records cambiò in modo repentino.

Elvis!

Cimeli di Elvis al museo della SUN, foto di Gloria Annovi

La storia è più o meno questa: è il luglio del 1953. Un giovane autotrasportatore di nome Elvis Presley parcheggia il suo camion sotto all’insegna della Memphis Recording Service e chiede alla segretaria di Phillips se è possibile registrare un demo, che vuole regalare alla sua mamma per il giorno del suo compleanno. La segretaria lo nota subito per la sua bellezza e la sua voce particolare e si segna il numero, visto che Sam è sempre alla ricerca di nuovi artisti da produrre. Quella session costerà ad Elvis nemmeno 4 dollari ma è durante un provino commissionato dalla segretaria (stavano cercando qualcuno che cantasse Without You) che Elvis ipnotizza Sam Phillis stravolgendo a suo modo un vecchio traditional chiamato That’s All Right. Esattamente un anno dopo dalla prima registrazione ‘casalinga’ di Elvis, That’s All Right esce sotto l’etichetta SUN Records e raggiunge in pochi giorni le 20mila copie vendute. E’ il luglio del 1954 e l’America scopre il Rock’n’Roll.

Se volete approfondire questa e altre storie legate alla storia della musica blues-rock americana vi consiglio vivamente una visita al Museo della Sun, che vi permetterà di ripercorrere non solo la storia legata all’etichetta-studio di Phillips, ma anche quella di un determinato periodo storico. Il locale non è molto grande ma è pieno zeppo di memorabilia, dischi in edizione limitata, strumenti… accompagnano la visita gli aneddoti raccontati dalle guide, che alle parole abbinano l’ascolto di emozionanti classici senza tempo, spiegando come sono stati registrati al tempo (strumenti, supporti, sessionman). Impressionante la quantità di istant-classic riconoscibili già dalla prima nota!

Alcuni dei dischi in mostra, foto di Gloria Annovi

Alcuni dei dischi in mostra, foto di Gloria Annovi

Dalla stanza ‘museo’ si passa poi all’ingresso dell’ex studio, rarefatto in un’ atmosfera inalterata, complice,  la perfetta riproduzione di arredo e strumentazione. L’uffico della segretaria è esattamente come me lo aspettavo, un gioiellino vintage con tanto di  macchina da scrivere d’annata e foto ingiallite appese alla parete.

L'ufficio

La Reception del Sun, foto di Gloria Annovi

Osservando questo spazio si ha la sensazione che la reception sia nuovamente pronta ad accogliere una nuova audizione. E’ proprio qui, davanti alla segretaria, che Sam Philips pronunciò la famosa frase:If I could find a white man who sings with the Negro feel, I’d make a million dollars” (“Se trovassi un bianco capace di cantare con l’anima di un nero, potrei diventare miliardario). E fu davvero così quando conobbe e produsse Elvis! Terzo spazio fondamentale in questo tour del rock è lo studio di registrazione, con la sua sala di ripresa e microfoni vintage. Mentre riascoltavo l’improvvisazione del Million Dollar Quartet (formato per l’occasione da Carl Perkins, Jerry Lee Lewis, Johnny Cash ed Elvis Presley) ho avuto i brividi tanto era limpido il suono e grande il mio amore per questi musicisti. Si tratta di una jam avvenuta negli studi della SUN il 4 dicembre del 1956 e registrata da Phillips sul momento.

L'angolo registrazione

L’angolo registrazione

La storica session avvenne durante una pausa dalla registrazione del disco di Carl Perkins. Per puro caso Johnny Cash (già sotto la SUN) passò a salutare Sam, mentre Elvis e Jerry si trovavano in studio. Tra i quattro musicisti scoppiò un’alchimia particolare e quasi per scherzo si misero a cantare un  vecchio gospel. Sam Phillips, audace produttore e scaltro uomo d’affari, registrò come vi dicevo tutto di nascosto, ancora prima di capire che ne sarebbe uscito un sound unico e senza tempo.

Purtroppo quella magia era destinata a finire presto poichè Philips vendette lo studio nel 1987, quando il mercato discografico era all’apice di sonorità pop-rock.  Fu subito dopo che stabile che ospitava lo studio-etichetta della Sun Records fu riaperto sotto il nome di Sun Studio (ancora oggi è così).

Dietro ad un microfono anni '50 si intravvede il poster

Dietro ad un microfono anni ’50 si intravvede il poster, foto di Gloria Annovi

Ad oggi la Sun ospita sporadiche registrazioni e una delle più recenti e note resta quella degli U2, avvenuta in occasione della pubblicazione del loro album Rattle and Hum del 1989. Ma è forse grazie a Jack White, e alle sue riedizioni di 45 giri della Sun (prodotte dalla sua Third Man Records), che sul mercato stanno tornando a circolare alcune perle. Il purista JW ha pensato bene di mantenere il supporto originale e di riproporre i singoli per la sua etichetta indipendente, riportando in auge grandi classici del blues-rock.

L'insegna della Sun

La nuova insegna, foto di Gloria Annovi

Il tour della SUN dura circa un’ora e costa $20. Il biglietto permette di avere uno sconto su gadget e al piano terra, dove trovate anche anche un piccolo bar in cui fare colazione o una pausa veloce. Se passate da Memphi non dimenticatevi di fare uno scatto ricordo davanti alla luce al neon del vecchio studio 😉

Siamo qui e vorremmo restarci per sempre...

Siamo qui e vorremmo restarci per sempre…

Buon tour a tutti e fateci sapere come è stata la vostra visita!

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SUN RECORDS

706 Union Ave, Memphis, TN 38103
Sito Web www.sunrecords.com
 
Se volete raggiungere la Sun ma non avete l’auto, c’ è una navetta gratuita (la stessa che porta a Graceland), che parte ogni ora dal Rock & Roll Museum, alla fine di Bale Street.
 

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Author: Gloria Annovi

Giornalista pubblicista. Adoro cucinare ascoltando John Coltrane, colleziono cappelli e ho un debole per la decade degli anni Sessanta e Settanta, a cui mi ispiro nell’abbigliamento. Già speaker radiofonica, mi dedico alla musica e alla scrittura da diversi anni. La mia valigia? Grande e 'tappezzata' da adesivi rock

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