Ecco le App che adoro usare in viaggio

Ho deciso di parlarvi delle mie App preferite, quelle che uso anche in viaggio e che si sono rivelate realmente utili nei miei spostamenti. Inizio con le prime tre, tutte scaricabili in modo gratuito se possedete uno smartphone, buona lettura

 

UBER PER SPOSTAMENTI VELOCI ED ECONOMICI

Uber-App

Avevo già letto tutto su questa App su quotidiani e web poi, grazie a mio fratello che la usa quotidianamente negli Stati Uniti sono riuscita a testarla. Mi riferisco ad Uber, il servizio di taxi privato che si prenota direttamente dallo smartphone. L’idea arriva da San Francisco e dal 2013 anche 4 città italiane si sono aperte (con molta polemica) a questo nuovo mercato: Genova, Milano, Torino e Roma. Io l’ho testato a Copenhagen e posso dirvi che è un ottimo servizio: veloce, intuitivo ed economico. Prima di tutto bisogna scaricare l’app e se si viene invitati da un amico si beneficia di un buono da 10 euro. Una volta iscritti serve registrare la modalità di pagamento (carta di credito o Paypall) che vi permetterà di prenotare un taxi e pagare senza uso di altre carte o contanti. Nel momento in cui lo aprirete per chiamare un tassista la app individuata automaticamente la vostra posizione attraverso il GPS del telefono e contattaerà a sua volta l’autista più vicino. Non muovetevi da lì una vosta dato l’ok 🙂 Uber da questo momento in poi vi fornirà la spesa stimata, i minuti di attesa, il nome dell’autista, il suo contatto e il modello e colore dell’auto (uber non ha scritte evidenti sulle auto). Infine, onde evitare errori, l’app vi fornirà anche la foto del conducente, che potrebbe telefonarvi nel caso non vi vedesse. Nelle 24 ore successive riceverete una email riepilogativa dei costi ripartiti in varie voci. Alla fine del viaggio potrete dare una valutazione anche al servizio guida dell’autista e così anche lui a voi: onde evitare di avere clienti maleducati un’ennesima volta in auto (o viceversa). Ho prenotato un taxi alle 2 di notte all’uscita da un live a Christiania e in 2 minuti il tassista è arrivato. Gentilissimo, giovane e chiacchierone, ci ha dato qualche consiglio per il nostro soggiorno. Questa app vi permette anche di scegliere se fare il viaggio con altri utenti e dividere la spesa a metà. Consigliassimo! Ecco il link

GOOGLE TRANSLATE… LA MIA SALVEZZA

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Provate voi a prenotare in un ristorante coreano che non abbia un menù in inglese o in una caffetteria danese con dolci invitanti, ma dal nome impronunciabile! La mia salvezza in queste ed altre situazioni si chiama Google Translate, che permette di tradurre in diverse lingue in modo simultaneo. Basta inquadrare il testo che ci interessa con la fotocamera del telefono e poi sottolineare le parole interessate con il dito. Attenzione alle foto di piccole dimensioni e poco illuminate, su cui la traduzione risulterà essere meno precisa. Sono 103 le lingue di Google Traduttore che si adatta a tutti i dispositivi Android da Jellybean (4.2)

INSTAGRAM PER SCOPRIRE NUOVE LOCATIONS

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C’è una comunità formata da oltre 500 milioni di persone che usa questa app e naturalmente, anche noi ne facciamo parte. Instagram è una sorta di album dei ricordi virtuale, formato da fotografie scattate dagli utenti e poi condivise in rete. Io lo adoro perché mi permette di conoscere  nuove località utilizzando i tags come motori di ricerca. Prima di ogni viaggio inserisco nella lente di Instagram una città e …grazie alle foto che appaiono e che più mi catturano l’attenzione inizio a fare ricerche più approfondite su internet e guide. Insomma uso Instagram non solo per condividere frame, video e suggestioni con estranei/amici ma anche per dare consigli di viaggio a tutti voi.  Un mix di immagini a indirizzi, nella perfetta filosofia di Musicpostcards. Se ti va seguici!

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Author: Gloria Annovi

Giornalista pubblicista. Adoro cucinare ascoltando John Coltrane, colleziono cappelli e ho un debole per la decade degli anni Sessanta e Settanta, a cui mi ispiro nell’abbigliamento. Già speaker radiofonica, mi dedico alla musica e alla scrittura da diversi anni. La mia valigia? Grande e 'tappezzata' da adesivi rock

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