LA Top 5 di Melaena Cadiz

Ci sono dischi che sono in grado di farti viaggiare nel tempo e nello spazio. Che ti colpiscono dritto al cuore e che diventano una colonna sonora nella nostra quotidianità. Il disco dell’americana Melaena Cadiz “Rattle the windows” mi acompagna da mesi in un tour nell’America più sconosciuta, che ripercorre le radici della musica folk rock.

“Sleeping” è una ninna nanna che mi culla nelle foreste del Michican, terra di cui è nativa questa artista, di cui mi sono innamorata immediatamente. I bellissimi scatti del marito Mikael, a partire della copertina del disco, creano atmosfere incantevoli.

Melaena sembra far riaffiorare la storia dell’America che un tempo fu dei pellerossa. Ecco la sua personalissima Top5, che anticipa l’uscita del suo nuovo album di cui vi facciamo sentire qualcosa, “Neon Drag”. Se volete viaggiane nell’America più vera, prendete nota di questi suggerimenti

Chi è Melaena Cadiz?

397877_10151351252561290_1416516484_n

Nativa del Michigan, oggi residente a Brooklyn, l’artista folk Melaena Cadiz ha pubblicato il suo album di debutto nel 2010 che ha immediatamente raccolto entusiasmo. Il Portland Phoenix ha definito “Rattle the Windows “un effervescente campionario di canzoni americane, leggermente malinconiche.” Slowcoustic  ha definito il suo lavoro “scherzetto per fans di Marissa Nadler, Alela Diane, Mariee Sioux e donne che, non solo hanno una grande voce, musica incantevole, ma anche una Aura intorno a loro.” Il disco ha anche raggiunto le Earshot Charts (classifiche CJM canadesi) quell’estate. Il nuovo album”Deep Below Heaven” uscirà nella primavera del 2014.

Miglior festival internazionale e miglior live club?

 

Ho sentito parlare di un festival nel deserto del Mali chiamato “Festival au Desert”. Non ci sono mai stata ma non vedo l’ora di andarci. Sembra qualcosa di veramente magico. C’è un sacco di musica Tuareg in quella regione e tanti musicisti dal mondo si riuniscono qui per suonare insieme.

Un negozio di dischi imperdibile?

271294_175434569191255_2424175_o

Io vivo a Greenpoint, Brooklyn, così il mio negozio di dischi è un piccolo posto che si chiama Co-op 87, hanno un ottimo assortimento e i ragazzi che lo gestiscono sono molto amichevoli e preparati. Mio marito mi ha procurato qui un bootleg di Springsteen: le sue prime demo-tapes.

Co-op: 87 Guernsey St, Brooklyn, NY

https://www.facebook.com/pages/Co-Op-87-Records/175415712526474

Music & food: dove ci inviteresti per assaporare questo connubio?

692_dreamaway978960

C’è un piccolo stano locale nascosto nei boschi di Beckett, MA chiamato The Dreamaway Lodge’. Fanno grando musica e cibo straordinario . A volte il titolare indossa una maschera da unicorno e danza.

The Dreamaway Lodge, 1342 County Road
Becket, MA 01223
(413) 623-8725

Musical tour: luoghi e tappe consigliati?

Ryman, Nashville. Foto di Musicpostcards

Ryman, Nashville. Foto di Musicpostcards

Ho recentemente trascorso un periodo a Nashville e, come puoi immaginare, è stato un incontro con la storia della musica e grandi posti dove vedere concerti. Ho fatto un concerto al Basement, e sono stata ad una serata soul al 5 Spot. sono una grande appassionata di musica country così ho visitato il Ryman e un amico ci ha portato al Robert’s Western World sulla Broadway, un luogo frequentato dalla gente del posto, che intende recarsi sullo “strip”.

La tua colonna soonora ideale?

Dipende dal viaggio. La scorsa estate, guidando attraverso il nordest, mi sono fatta un mix di nuova musica counry che abbiamo ascoltato a ripetizione. George Strait, Dwight Yokam, Tim Mcgraw… Mi piace sempre tornare ad ascoltare i classici, coloro che mi hanno ispirato a suonare questa musica. Dylan, Neil Young, Springsteen, Fleetwood Mac. “Graceland”di Paul Simon, lungo un viaggio, è un grande ascolto da strada. Per finire, girando per  New York, ho ascoltato parecchio “Pure Heroine” di Lorde e “Trouble will find me” dei National

Share and Enjoy !

Shares

Author: Gloria Annovi

Giornalista pubblicista. Adoro cucinare ascoltando John Coltrane, colleziono cappelli e ho un debole per la decade degli anni Sessanta e Settanta, a cui mi ispiro nell’abbigliamento. Già speaker radiofonica, mi dedico alla musica e alla scrittura da diversi anni. La mia valigia? Grande e 'tappezzata' da adesivi rock

Share This Post On